ARESE – Stasera consiglio comunale. Solo due i punti all’ordine del giorno. Le comunicazioni del sindaco Michela Palestra e la delibera sull’incompatibilità o meno del consigliere leghista Giuffrida. L’attesa è per le chiarificazioni che il sindaco vorrà dare sulla sentenza che ha visto la contrapposizione tra il comune e gli ex amministratori di Fondazione Arese Cultura e Sport e che ha visto l’amministrazione soccombente.
Stante la spiegazione della sentenza illustrata alla stampa nei giorni scorsi dell’avvocato Massimiliano Seregni che ha seguito la difesa di sette degli undici componenti di fondazione cui la giunta aveva proposto azione di responsabilità per aver dato il centro sportivo alla società Intese, non vi fu nulla di illegittimo.
L’avviso di manifestazione d’interesse per la ricerca di un partner speciale era previsto già nello statuto di fondazione stilato dal notaio Bellezza di Milano, la decisione fu presa in accordo con il comune e successivamente all’apertura delle buste del bando la presenza stessa di due funzionari della struttura ne garantirono la legittimità. In seguito ci furono, sempre da parte dei funzionari, pareri sottoscritti di regolarità tecnica e contabile.
Molto ci si aspetta di sapere sul parere secretato dell’avvocato Ollari chiesto nel 2013 dalla commissaria Anna Pavone al legale su cui pare l’attuale giunta abbia preso la decisione di avviare la causa nei confronti degli ex amministratori di Facs. Tale parere, desecretato da poco, è lacunoso di molti documenti che se in realtà prodotti avrebbero sconsigliato l’azione.
Secondo indiscrezioni da noi raccolte l’amministrazione aresina, alla luce delle nuove risultanze, sarebbe intenzionata a non proporre ricorso contro la sentenza di assoluzione dei componenti della fondazione.
A distanza di otto anni emerge che il comune è sempre rimasto responsabile per la manutenzione straordinaria del centro sportivo e che dopo le dimissioni nel 2012 dei componenti di Facs lo ridivenne anche per la manutenzione ordinaria. Gli atti di vandalismo si verificarono tutti successivamente. E per questi ultimi le responsabilità sarebbero tutti in capo al comune stesso.
O.T.R.
pezzo pubblicato su “Il Notiziario” del 20 luglio 2018 a pag. 63
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