ARESE – Pochi giorni ancora al consigliere Elio Giuffrida (Lega) per rimuovere le cause d’incompatibilità alla sua carica di consigliere. Una nuova delibera in tal senso è passata venerdì scorso in consiglio comunale.
“La delibera – ha spiegato la presidente del consiglio Eleonora Gonnella – si configura alla luce di un’istruttoria tecnica formulata dagli uffici e di un parere ricevuto il 17 e il 19 luglio dalla Prefettura di Milano, che a sua volta ne richiama uno del Ministero dell’Interno, in base a cui si rimanda al consiglio comunale la valutazione dei motivi di irregolarità del consigliere comunale all’interno di un contraddittorio previsto dall’articolo 69 del Testo unico degli enti locali. Si invita quindi il consigliere a rimuovere le cause di incompatibilità ancora in essere nei successivi dieci giorni dall’approvazione del presente atto, e quindi di riservarsi di adottare gli ulteriori atti previsti dall’art. 69”.
Dopodiché Giuffrida ha reso noto di non conoscere con esattezza le contestazioni che gli vengono mosse da Gesem, stante che delle notifiche non le aveva mai ricevute e che altre le aveva ricevute solo nella mattinata.
“Non è possibile che non mi si possano notificare degli atti, soprattutto per quanto riguarda la società , perché la sede legale è in XXV aprile 29, con negozio e laboratorio d’arte, conosciutissimo ad Arese. I due atti notificatimi stamattina sono uno di 42 euro per interessi e un altro di 854 euro per un immobile che non so di quale si tratti. Chiederò chiarimenti. Siamo comunque molto distanti dalle migliaia di euro che Gesem ha paventato. Ho diritto a verificare gli atti ed eventualmente a fare ricorso in commissione tributaria nei confronti di Gesem. Perciò i tempi si allungano. E’ impossibile in dieci giorni mantenere fede alle risposte che devo dare. Gli interessi di 42 euro non sono un problema. Sulla rimozione, quando mi è stato comunicato il mandato, ho detto subito che vi era un rateato. Non ho nascosto nulla e rimango in attesa di questi fantomatici atti che non mi sono mai stati notificati”.
A difesa di Giuffrida è accorsa Michaela Piva (m5s). “Ancora prima che uscisse la notizia e mentre l’amministrazione approfondiva – ha detto – nel centro storico di Arese c’era già chi screditava il consigliere senza conoscere la situazione. Inoltre, a me dà da pensare che Gesem, dopo un mese, non sia in grado di certificare il debito o che non fornisca l’elenco su cui discutere. Inizialmente si parlava di 500 euro, settimana scorsa 4mila. È responsabilità dell’ente dire a quanto ammonta questo debito. Che deve essere certo ed esigibile. Quindi il consigliere deve sapere cosa deve pagare. Se questo immobile nel 2010 non era suo, come mi ha accennato, è giusto che approfondisca. Forse stiamo correndo troppo. La legge afferma che è incompatibile chi non ha effettuato il pagamento, non chi lo rateizza”.
A quel punto Gonnella è entrata nel merito del parere del Ministero dell’Interno leggendone un virgolettato nel quale si spiega che l’incompatibilità del consigliere veniva meno al saldo del debito liquido ed esigibile, ossia alla sua estinzione e non alla mera rateizzazione.
Dai banchi della maggioranza è intervenuta Barbara Scifo del Forum, che nel motivare il parere favorevole del suo gruppo, ha sottolineato come dai documenti risulti che lo stesso Giuffrida abbia ammesso il proprio debito nei confronti di Gesem e che a fronte dei pareri di Prefettura e del Ministero dell’Interno fosse congruo concedere all’interessato un ulteriore tempo previsto nei limiti della legge per chiarire la propria posizione e rimuovere le cause di incompatibilità. La delibera è così passata. Anche con i voti favorevoli della Lega. Astenuta Piva.
O.T.R.
pezzo pubblicato sul “Il Notiziario” del 27 luglio 2018 a pag. 57
L'articolo Ancora pochi giorni per l’incompatibilità di Giuffrida proviene da Detto Schietto.