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Bilancio. Riviste le opere pubbliche

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Mancano i fondi per i lavori nel municipio e nelle scuole “Pellico” e  “Don Gnocchi”

ARESE – Modificato il piano triennale dei lavori pubblici 2018-2010. La ristrutturazione con rimozione dell’amianto e adeguamento della palestra della scuola media “Silvio Pellico” e la ristrutturazione con messa in sicurezza dell’ala vecchia del palazzo municipale non hanno ottenuto i finanziamenti pubblici sperati con la partecipazione a due bandi e l’amministrazione si è vista costretta a stralciarli. 

“Siamo costretti a toglierle dal piano triennale  –ha spiegato l’assessore all’edilizia pubblica e privata Enrico Ioli in consiglio comunale a fine luglio – perché non hanno la copertura finanziaria. Ci riserviamo di trovare altri canali. Nel frattempo l’ala vecchia del municipio è stata messa in sicurezza per cui possiamo resistere ancora per qualche tempo, mentre per la palestra della scuola media faremo un intervento stralcio per un’opera necessaria a evitare che la palestra si allaghi in occasione di eventi meteorologici importanti.  Abbiamo in previsione di realizzare un pozzo con delle pompe. Che è una parte del progetto complessivo”.

 

Un’altra opera in difficoltà riguarda il seminterrato della scuola elementare di via dei Gelsi i cui lavori di adeguamento, già partiti nei mesi scorsi, si sono interrotti a causa dei problemi economici della ditta che aveva in appalto l’opera. Il comune ha avviato le procedure per rientrare in possesso del cantiere e per rifinanziare i lavori, ma non avendo rispettato i termini non può più beneficiare dello sblocco dell’avanzo di amministrazione e dovrà ricorrere ad altre risorse.  Il costo complessivo dell’opera, che rimane nel piano triennale 2018-20,  è di un milione e 900mila euro, di cui un milione e 260mila derivanti da entrate vincolate per destinazione di legge (il 70 per cento del costo) e 640mila quale stanziamento di bilancio (il 30 per cento del costo).

 

Sull’intoppo,  Ioli ha sottolineato come siano cose che succedono con gli appalti pubblici. “Ci era già capitato una volta con il cimitero e siamo riusciti a riappaltare in danno recuperando tutte le spese – ha spiegato – e faremo lo stesso anche questa volta. Tra l’altro il contratto d’appalto è fatto in modo per cui la maggior parte dei soldi  sono ancora nelle casse del comune. In più vi sono le coperture delle fidejussioni. Purtroppo c’è il disagio di avere una scuola per aria da diversi mesi. Per limitare al massimo questo disagio vorremmo dare priorità alle opere esterne in modo da ridare la funzionalità e l’uso del giardino della scuola il prima possibile. Anche prima di riuscire a completare i lavori sotto”.

O.T.R.

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