ARESE – Il bilancio 2016 della Gallazzi Vismara si compone della gestione della residenza sanitaria assistenziale, più nota come casa di riposo, e della farmacia. La sola rsa ha chiuso con una perdita di 71.751 euro in aumento rispetto alla perdita di 70.192 euro del 2015. Ciò nonostante il totale del valore della produzione sia ammontato a 4.288.841 euro rispetto ai 4.036.784 euro dell’anno precedente: le entrate per rette sono state complessivamente di 2.274.590 euro contro i 2.172.838 del 2015 con una crescita di 101.752 euro, i ricavi per i ricoveri di sollievo (assenti nel 2015) sono stati di 230.469 euro, il centro diurno ha reso 104.452 euro in flessione rispetto ai 109.100 dell’anno prima, 54.570 euro sono stati incamerati dal comune per la realizzazione dei mini alloggi e vi sono state sopravvenienze attive per 57.688 euro rispetto ai 9272 del 2015.
Fra i ricavi sono da imputarsi pure i finanziamenti regionali pari a 1.422.158 euro per la rsa e 88.119 per il cdi (centro diurno integrato), i rimborsi per la lavanderia e i trasporti sanitari per 26.618 euro (25.742 nel 2015) e altri ricavi per 30.153 euro.
Lo squilibrio dei 71.751 euro di fine anno della sola rsa deriva dai costi della produzione che sono ammontati complessivamente a 4.360.592 euro contro i 4.106.976 del 2015 con un aumento del 6,18 per cento.
Cresciuti il 90% delle voci di costo: materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 227.755 (202.203 nel 2015); servizi 3.523.349 (3.326.130; godimento di beni di terzi 6.693 (1.230); salari e stipendi 348.279 (341.620); oneri sociali 92.234 (86.906); tfr 20.775 (24.327); altri costi 3.184 (4.655); ammortamenti e svalutazioni 98.041 (96.609); variazioni delle rimanenze 4.649 (1878); oneri diversi di gestione 17.603 (21.418); accantonamenti al fondo rischi legali per 18.030 con la nota che ora il fondo è pari a 113mila euro.
Nei 3.523.349 euro dei servizi rientrano i costi dell’assistenza sanitaria (i medici) e del direttore sanitario pari a 215.709 euro (204.539 nel 2015), le asa e gli infermieri per 2.145.361 (2.000.307), la refezione per 432.699 euro (406.983), l’animazione per 95.798 (94.976), la global service per 95.694 (stessa cifra del 2015), le consulenze e collaborazioni pari a 39.094 euro (31.459), i compensi per gli organi istituzionali (di vigilanza e revisore unico) per 7.403 (6.794), il telefono per 1.526 (22.654), ristorazione per 29.461 (6.661), somministrazioni per 13.068 (12.758), reception per 48.879 (stessa cifra dell’anno prima), manutenzioni per 45.015 (41.207), smaltimento rifiuti 14.137 (14.229), assicurazioni 19.154 (20.395) e servizi vari 26.441 (27.135).
I costi per le materie prime e di consumo, che nel 2016 hanno raggiunto i 227.755 euro, sono stati determinati dall’aggravamento degli anziani ricoverati che hanno necessitato di maggiori farmaci per una spesa totale di 139.247 euro contro i 117.681 del 2015 e del materiale di consumo per 18.019 euro contro i 12.001 dell’anno prima. Gli ausili per l’incontinenza e per l’igiene sono costati complessivamente 70.489 euro. La stessa cifra del 2015.
Nel 2016 la farmacia comunale ha registrato un utile pari a 95.839 euro rispetto ai 90.257 del 2015. Il buon risultato è stato conseguito grazie al contenimento dei costi, perché in sé i ricavi sono invece passati dai 1.927.744 euro del 2015 ai 1.154.507 dell’anno scorso a causa della diminuzione delle ricette in virtù del contenimento della spesa farmaceutica a carico del servizio sanitario nazionale. I costi della farmacia sono infatti diminuiti del 3,98% passando dai 1.102.487euro del 2015 a 1.058.668 dell’anno scorso.
Riunendo le gestioni della rsa e della farmacia comunale il consolidato della Gallazzi Vismara chiude i conti in pareggio.
O.T.R.
(Il Notiziario – 5 maggio 2017 – pag. 70)