CASA PER ANZIANI – “punture di spillo” nella relazione di Leone. E' stato un anni difficile

Luigi Leone, direttore generale della rsa Gallazzi Vismara
Le motivazioni sono da interpretarsi visto l’assenza dei diretti interessati. Ad avviso del sindaco, per quanto attiene Leone, sarebbe venuto meno il rapporto di fiducia “per una differente interpretazione dell’ autonomia della controllata”, mentre i due membri del cda si sarebbero dimessi perché il venir meno di Leone avrebbe pregiudicato i risultati futuri.
L’assessore alle partecipate Giuseppe Augurusa, nel commentare la relazione di Leone al consuntivo 2016 della rsa aresina, ha invece parlato di “punture di spillo” da approfondire.
In aula si è dato conto di un pareggio del bilancio avvenuto per la prima volta senza l’apporto del contributo del comune di Arese, che mediamente negli ultimi dieci anni è stato di circa 160mila euro all’anno.
“Non possiamo che prendere atto con rammarico delle loro decisioni – ha detto Michela Palestra – li ringraziamo per il lavoro svolto, sottolineiamo l’impegno e la dedizione e anche l’aver affrontato un momento di cambiamento importante e di evoluzione dal punto di vista della casa di riposo. Non da ultimo anche l’apertura della nuova farmacia. Ci impegniamo nel più breve tempo possibile nel ricostruire quello che è il cda con un bando di quello che sarà il rimanente tempo che coincide con il mandato amministrativo”.
Al di là della soddisfazione dell’amministrazione, la lettura del bilancio consolidato della Gallazzi Vismara e della relazione di Leone restituiscono un anno di difficoltà gestionali e imprevisti economici suscettibili di avere riflessi anche sui conti futuri.

La residenza sanitaria assistita di Arese casa di riposo Gallazzi Vismara
Un altro contenzioso riguarda una richiesta di rimborso con contestuale sospensione dei pagamenti in favore di un anziano i cui familiari si appellano alle pronunce di alcuni tribunali che limitano il pagamento degli oneri assistenziali a carico delle famiglie.
La prima “puntura di spillo” di Leone riguarda proprio questo secondo caso. “Sarebbe stato opportuno – scrive – un coinvolgimento degli uffici dei servizi sociali del comune in quanto la tematica attiene alla contribuzione sulla base Isee che il comune potrebbe essere tenuto a erogare per la copertura di parte della quota alberghiera afferente alla retta di ricovero in rsa”.
E’ rimasta invece fuori dalla relazione la parte del contenzioso sul conteggio dell’anno bisestile di cui l’assessore Giuseppe Augurusa ha da tempo chiesto i conti certificati e per i quali vi era stato un problema di mancanza di documentazione negli uffici amministrativi della rsa.
La documentazione è risultata carente anche in riferimento alla denuncia di attivazione della centrale termica da trasmettere all’Inail, la quale richiesta dagli uffici di vigilanza dell’Ats, non è stata trovata né nell’archivio della Gallazzi Vismara né in quello del comune. Il problema si è ribaltato su Leone, che ha dovuto con “rapidità e sollecitudine” predisporre la certificazione Inail del locale caldaia pena la paventata possibilità da parte dell’Ats di revocare, in assenza del documento, l’accreditamento e la convenzione.
In forza delle visite ispettive dei funzionari Ats, Leone ha dovuto predisporre la documentazione per i nuovi posti letto a libero mercato, per il centro diurno integrato, per la cucina una volta terminata la ristrutturazione e per la verifica “dell’appropriatezza degli interventi assistenziali in rsa”.
Su suggerimento dell’organo di vigilanza è stato anche necessario recuperare degli spazi al primo piano per realizzare dei bagni a uso degli operatori.

I mini alloggi della Gallazzi Vismara che verranno trasformati in posti di sollievo e posti sul libero mercato
In cucina sono stati ricostruiti gli impianti di scarico, rifatti quelli idraulici e quelli elettrici, spostate le condutture di acqua e gas, sostituite alcune porte antincendio e le piastrelle di pareti e pavimenti.
L’Ats, che ha effettuato i numerosi controlli al fine di verificare durante i lavori la conservazione dei requisiti strutturali previsti dalle norme, “non ha comunque comminate prescrizioni né irrogato sanzioni”
Ombretta T. Rinieri
(Il Notiziario 5 maggio 2017 – pag.70)